La poetessa si trova sommersa dai ricordi dinanzi ad un foglio di carta sul quale inizia a scrivere, seguendo la musica del cuore e il richiamo delle passioni, delle emozioni e dell’immaginazione. La sua mano non riesce più a fermarsi, rincorre un pensiero, poi fa una breve pausa, preziosa per riflettere, infine si muove veloce come un torrente che corre impetuoso, inseguendo pensieri e parole, percorrendo sentieri ripidi e tortuosi per raggiungere la valle incantata dove si placa, rallenta per qualche attimo, offrendo ad Anna Maria l’opportunità di meditare, come un filosofo, su tutto ciò che ha vissuto finora.

Tratto dalla prefazione di Hafez Haidar

Anna Maria Castelli Laureata in filosofia, è stata parlamentare, consulente di organizzazione e risorse umane. Grafologa, si occupa di formazione e di educazione del gesto grafico. Appassionata di comunicazione nelle sue varie forme, gioca con le poesie alla ricerca di sé.