“L’opera contiene testi poetici in italiano e in dialetto veneto, aforismi e racconti. Il nucleo fondamentale è rappresentato dalla famiglia, costante punto di riferimento e sostegno nelle avversità. L’autrice descrive l’autenticità degli affetti domestici, la gioia di condividere situazioni ed esperienze… dedurre da Gli stivali di nonno Agostino, in una cornice storica del 1915. Emergono la tragedia della prima guerra mondiale, la perdita di giovani vite, il valore dell’onestà che non permette di accettare doni segretamente, ma alla luce del sole. E’ preferibile soffrire, perdere dei privilegi piuttosto che macchiare una coscienza pura e integra. Significativo il resoconto del viaggio in Australia.”

Tratto dalla prefazione di Alessandro Quasimodo

Sandra Zampini Zanta È nata a Mirano Venezia nel 1942 Cresciuta in un paese in provincia di Venezia, i suoi genitori erano modesti commercianti di stoffe. Quarta di sette figli è cresciuta nel primo dopoguerra, per questo motivo i ricordi della sua infanzia e giovinezza non sono dei più lieti. Ha frequentato le scuole in Italia ma la parte più importante della sua educazione sono stati sempre la sua passione per la lettura e la voglia di sapere. Emigrata in Australia con il marito e le tre figlie nel 1970, più per un senso d'avventura e per il sogno di conoscere altri paesi del mondo, più che per bisogno. In Australia ha faticato, non poco, per abituarsi ai tanti cambiamenti dello stile di vita: la lingua è stato uno dei più difficili traguardi da raggiungere ma con l'aiuto dei tantissimi libri letti, in special modo l'Enciclopedia Britannica, ora si considera abbastanza esperta della lingua inglese. In Australia ha fatto vari lavori e successivamente, quando ormai aveva appreso bene la conoscenza della lingua locale, per molti anni è stata direttrice di produzione di una grande fabbrica di uniformi nazionale. Nel 1999 ha realizzato il sogno di abitare in una piccola proprietà con terreno per avere lo spazio sempre desiderato e conoscere la vera Australia. Lì ha trovato la tranquillità e il tempo di scrivere e di suonare la tastiera. Dal 2010 ha incominciato a partecipare a qualche concorso di poesia della ALIAS vincendo il primo premio di poesia e storie brevi. Negli anni seguenti ha partecipato ad altre iniziative vincendo molti premi, fra i quali anche il Premio Speciale della Giuria e la medaglia del Papa. Dopo una lunga pausa si reinserisce nel mondo letterario. Partecipa al Premio Internazionale di poesia Il Federiciano, indetto dalla casa editrice Aletti, ottenendo qualificandosi come fin e Poeta Federiciano.