Sono versi che, nati da un vissuto affettivo e professionale, si affidano interamente alle risorse alchemiche della scrittura e al potere evocativo della parola. Essi vagano intorno a presenze ineludibili e a esperienze maturate nel corso degli anni, mentre paesaggi collinari e marini fanno da sfondo e da co-attori agli echi memoriali che si levano improvvisi per materiarsi in poesia. Una poesia che, benché governata dal sentimento di perdita e da emozioni ancora brucianti, vibra di un’esaltante fiducia nelle facoltà salvifiche della letteratura, della musica e della natura. Arte, cultura e natura costituiscono quindi l’humus privilegiato di queste Vaganze che, nonostante si alimentino di un dialogo incessante con il passato e con presenze/assenze fondamentali per il farsi di questa parola, vogliono essere un brindisi alla vita, che germoglia anche dalla sofferenza e dalla morte e trionfa su tutto, sul male e sul non-più. Con la prefazione di Alessandro Quasimodo
Teresa Ferri ha esordito sul versante della scrittura creativa con la raccolta di poesie Fiori di corallo (Pescara, Tracce, 2001), ha pubblicato poi Alfabeti a perdere (Roma, Il Filo, 2004), Campanile d'aria (Lanciano, Carabba, 2007) e Precipizi di luce. Dialoghi con Aligi Sassu (Novara, Interlinea, 2012). Molti testi, sia in versi sia in prosa, apparsi in riviste, sono stati ristampati in antologie di poeti e narratori emergenti e hanno conseguito numerosi riconoscimenti e premi letterari (Ancona, Buccino, Chieri, Gela, Palermo, Recanati, Salerno, Vasto, Viareggio). Ha insegnato Teoria e pratica del testo letterario e altre discipline dell'Italianistica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Urbino. Sul versante della scrittura saggistica ha pubblicato molte monografie e numerosi saggi, apparsi in riviste e miscellanee italiane e straniere, riguardanti le produzioni di Cellini, Cardano, Alfieri, Vico, Manzoni, Pascoli, D'Annunzio, Campana, Ciàmpoli, Janni, Quasimodo, Saba, Marcolongo, Tabucchi, Bossi Fedrigotti, Duranti, Conti, Lunardi, Piazzolla.