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Niccolò Leogrande - Sogno di un Ploto

Niccolò Leogrande

Sogno di un Ploto

Fin dai primissimi frammenti di questa densa silloge bilingue s'intuisce quanta verità racchiudano i versi semplici ed estremamente eleganti di Niccolò Leogrande, giovane autore fatto di mare e di vento che ha da sempre il cuore e l'anima spalancati al mondo per farci entrare dentro tutto… ma proprio tutto, da un petalo di prato a ogni atomo dell'universo. [...] Il viaggio è dunque lungo e articolato, ma alla fine ci si ritrova tutti qui con Niccolò Leogrande esattamente nello stesso punto da cui siamo partiti: quell'assurdo amore incondizionato per i poeti e per la poesia che ci fa sembrare l'esistenza una cosa normale.
Tratto dalla prefazione di Francesco Gazzè

“Sta sempre a pensare, mi sembra perennemente sospeso fra le nuvole”. Una frase che una maestra di scuola elementare ripeteva come un mantra ai suoi genitori. Ma Niccolò, immatricolato in quel di Pisticci il 30 Marzo 1992 e cresciuto tra le calde spiagge e il mare azzurro di Taranto e i muretti a secco e i boschi della vicina Martina Franca, prima di trasferirsi a Londra per studiare architettura, letteratura e cinema, ha una dedizione per i dettagli. La sua attenzione per quelli della natura, della storia e delle civiltà antiche da piccolo, pian piano si sposta su quelli dell'animo umano da adolescente. Impressioni via via immortalate in disegni, quadri, fotografie e, soprattutto, scritti in versi. La produzione di oltre un centinaio di componimenti, sia in italiano che in lingua inglese, per la maggior parte realizzati tra gli anni del liceo e quelli dell'università, viene da lui stesso archiviata in un blog online (http://niccololeogrande.blogspot.com/), prima di inoltrarsi, poco più che ventenne, in una nuova fase della sua esistenza, a partire dalla quale si realizza un totale distacco dalla realtà. Dal 2013 si susseguono innumerevoli tentativi di riportare la sua essenza all'ordinarietà della vita, con l'unico fine di condurre a ragionevolezza umana il suo non comune modo di manifestarsi al mondo. Ma, oltre alla memoria dei suoi scritti, in molti dei quali sembra descrivere il processo di metamorfosi che sta sperimentando, la sua attuale interpretazione della vita fisica, in permanente condizione di leggerezza e lontananza dal mondo concreto, sono la migliore testimonianza di quella speciale sensibilità che caratterizza il pensatore. Quell'uomo che lui era solito identificare nella statua del suo poeta preferito, Arthur Rimbaud, titolata “L'homme aux semelles devant”: sospeso nell'aria, appunto. Probabilmente il suo migliore punto di osservazione della nostra esistenza terrena.

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Collana "I Diamanti - Poesia"
pp.80 €12.00
ISBN 978-88-591-8509-3


 
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