Mi chiamo Bruni Davide, milanese di nascita nel lontano 1973 e con una forte empatia per la cultura artistica e letteraria del Giappone e dell'oriente.
Fin da bambino ricordo che restavo affascinato dalle eteree immagini dei dipinti antichi giapponesi e cinesi, con i loro colori spesso tenui e contorni indistinti, quasi onirici… oppure vibranti e sgargianti nelle rappresentazioni di scene di vita quotidiana e popolare come nelle famosissime stampe Ukyo-e.
Questa passione, anni dopo, si è estesa alla poesia cinese e giapponese con una particolare attrazione al genere nipponico dell'Haiku, o poesia breve: nella sua estrema brevità racchiude, come un concentrato, tutta l'essenza poetica con incredibile maestria. Ho iniziato a scrivere così, di getto, un giorno all'improvviso e ormai sono passati più di vent'anni…
Ho intitolato questa raccolta "foglie sparse" per richiamare le "mille foglie" della famosa e più antica raccolta poetica giapponese Man'yoshu (raccolta di diecimila foglie) e le "rime sparse" del canzoniere di Petrarca, intese proprio senza un ordine preciso.