Dino Marino, nato a Roma nell'aprile del1964, ma pugliese di origini, fin dalla giovinezza ha usato la scrittura per esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti, essendo, un adolescente prima e giovane dopo, molto riservato, schivo e silenzioso. In questi anni ha scritto poesie, racconti brevi, testi teatrali e questi hanno rappresentato per lui una sorta di terapia psicologica nell'affrontare la vita, una sorta di buon amico sempre pronto a correre in suo soccorso; infatti, le sue poesie sono per lui un'esigenza vitale ed egli definisce la sua poetica intima e positiva ed è inevitabilmente influenzata dalla sua fede buddista che ha abbracciato intorno ai vent'anni. In realtà fino a qualche anno fa, dato la sua reale natura schiva e solitaria, nessuno aveva letto i suoi lavori ma il degenerare della società lo hanno convinto, a sessant'anni, a divulgare la sua filosofia di non arrendersi mai di fronte alle sofferenze ed alle difficoltà, ma di usare quest'ultime per trasformare la realtà. Egli ha chiaro che la propria felicità dipende anche dalla felicità degli altri e da qui il suo desiderio di far conoscere il suo pensiero nel tentativo che quest'ultimo possa influenzare positivamente anche una singola vita e ciò rappresenterebbe il suo successo come essere umano.