Il colore viola nella storia viene associato alla spiritualità, al mistero, all’inconscio, al pentimento, alla morte, alla paura, al sogno e alla magia. Può anche comunicare desiderio di cambiamento, di rinnovamento e di ricerca dell’io autentico dentro di noi.
Nella sua raccolta Mirela Iosif utilizza la modalità viola per analizzare il proprio mondo interiore, delineando una sorta di avventura del pensiero, che registra momenti di gioia, contrapposti poi alla delusione e al vuoto in seguito all’allontanamento volontario della persona cara. Diviene, quindi, difficile restare sereni e affrontare un silenzio opprimente.

(Tratto dalla prefazione di Alessandro Quasimodo)

Mirela Iosif nasce in Romania, nel 1985. Fin dall'età di 4 anni si appassiona della poesia e della sua metrica, tanto da memorizzarne una di 98 strofe, opera di uno dei più importanti poeti rumeni. Frequenta il primo anno di liceo, durante il quale partecipa alla pubblicazione di due poesie scritte in lingua materna, sulla rivista scolastica del Gruppo Letterario “Poesis”. Si trasferisce a Torino all'età di 16 anni, dove consegue il diploma superiore in materie economiche e poi si laurea in professioni contabili, presso l'Università degli Studi di Torino. Il trasferimento ha implicato un lungo periodo di transizione, dove la poesia ha dovuto lasciare spazio all'apprendimento di altre discipline, la più importante delle quali, la lingua italiana. La poesia si riaccende da una piccola scintilla durante il periodo della pandemia, dove l'idea era di scrivere, ogni giorno, dei pensieri da raccogliere in un “diario delle pillole di saggezza”, però mancava la musica. Scrive la sua prima poesia in lingua italiana, “Ti servo”, una poesia d'amore dal profondo significato, che fa da locomotiva alle successive quaranta, scritte in seguito. Partecipa a diversi concorsi nazionali ed internazionali, dove ottiene, oltre alla pubblicazione delle proprie opere, una vincita e diversi diplomi e menzioni di merito, per il puro desiderio di condividere questi frammenti del proprio vissuto. Attualmente, le poesie rappresentano i suoi stati d'animo, piccoli fotogrammi della propria esistenza, che sente la necessità di condividere con chi sa ascoltare la silente musicalità della poesia.