Questa prima silloge poetica di Maurizio Gusmini vuole esplorare i confini, i limiti, i piaceri e le innumerevoli sfumature, con le infinite possibilità di arricchimento interiore che sentimenti, a volte contrastanti, possono donare a chi cerca, attraverso di essi, un percorso di crescita individuale. L'opera insegue la necessità di scandagliare l'animo umano in diversi momenti, attimi che possono regalare, se accolti interiormente per quello che sono, un accrescimento, sebbene, alcune volte, passando attraverso lo sconforto e il dolore a coloro che cercano di colmare un vuoto, dato dalla mancanza o dalla troppa presenza di un’emozione d’amore.