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Massimo Maddes

Alla ricerca dell'umano

Cosa succederebbe se nel mezzo della nostra vita Cupido ci colpisse con una freccia e tutto il nostro mondo si trasformasse all’improvviso? Tre incontri con l’altro, tre innamoramenti, tre storie di emozioni scritte sul cuore in versi con una sorpresa finale.
Grazie alla tecnologia e ai cellulari, siamo sempre interconnessi, ma ci sentiamo sempre più soli. Sui social ci presentiamo soprattutto come immagine, come oggetto. Viviamo in un mondo dove le differenze sono fonte di conflitto e di odio, invece che di dialogo e di amore. In questo scenario, è possibile il vero incontro con l’altro? L’altro è solo un mezzo per realizzare i propri fini e non un fine in sé, come avrebbe voluto Kant? È “una goccia nell’oceano o l’intero oceano in una goccia”? Queste domande ci portano a interrogarci sul senso della nostra esistenza. Perché siamo qui? Cosa cerchiamo? Cosa ci rende felici? Attraverso un’analisi interiore del proprio vissuto e delle proprie emozioni, l’autore cerca la risposta a questi interrogativi.
In questo mondo è possibile la felicità? O siamo destinati a soffrire e a deluderci? Cos’è il dolore? Cos’è la sofferenza? Come diceva Leopardi: “Natura, natura, perché non rendi poi quel che prometti allor?” È una verità amara da accettare, ma forse è l’unica possibile.
Cos’è l’amore? Un’illusione? Una chimera? O forse è l’unica cosa che dà senso alla vita? “La logica e la tecnologia ci aiutano a conoscere il mondo o solo l’amore può svelarci i suoi segreti? Il ritmo è “il respiro dell’universo”, come affermava Pitagora? Dove ci conduce la logica? Lo chiediamo a K. Godel e al suo teorema dell’incompletezza. La logica del Deep Learning è stata scoperta? Possiamo conoscere il “respiro” del mondo o possiamo solo percepirlo? Ma forse tutto ciò che diciamo è vano, stiamo sprecando tempo; siamo un eccesso di cervello che non ha nient’altro di più utile, pratico e necessario alla vita da fare. Allora cogliamo l’attimo finché c’è vita.
Schopenhauer affermava: “L’amore è l’inganno con cui la malvagia natura unisce due infelici per crearne un terzo” (Parerga e paralipomena). È vero? E Sartre sosteneva: “Lo sguardo dell’altro è l’inferno in cui non siamo più noi ma diventiamo oggetti” (L’essere e il nulla). È così? Ma abbandoniamo la filosofia e diamo spazio alle emozioni che sono molto più vicine alla realtà.

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ISBN 9788859184881