Non parole, ma immagini in movimento. Non lettere, ma schizzi di colore. Ci sono tutte le tonalità dell’arcobaleno della vita nelle poesie di Gianluca Pozzi, un uomo che camminando con la testa tra le nuvole riesce a proiettarci sfumature inedite di mondo. Parole dentro le quali troviamo l’amore (tanto), la gioia, il dolore, talvolta la rabbia ma, sempre, quella voglia di stare in piedi con un sorriso.
Anche quando un amore finisce o quando viene il momento di salutare un luogo, Pozzi è un poeta che non rinuncia alla chiave ironica e talvolta dissacrante. È la sua cifra narrativa: le sue sono poesie che si “vedono” e che nella loro lettura compongono un quadro dalle tinte sempre forti. Non c’è retorica nelle sue righe ma il racconto delle storie della vita per come queste vanno: senza ipocrisie né compiacenze di rito.
Un libro di poesie originale non solo per i contenuti suggeriti dall’autore ma anche per quelli che ciascun lettore vorrà aggiungervi. Perché le pagine bianche che di tanto in tanto si aprono altro non sono che un invito a completare il libro secondo la propria sensibilità e il proprio gusto.
La poesia, diceva del resto il postino di Neruda, non è di chi la fa, ma di chi la usa.
Buona poesia a tutti, allora.
Stefano Tallia.

Gianluca Pozzi nasce a Milano il 15 aprile1977, la passione per l’arte lo porta a sondare le varie sfaccettature del mondo interiore, è pittore e attore d’improvvisazione, Passeggiando tra le nuvole è la sua prima pubblicazione poetica