Cultura, tradizioni, indole condizionano l'attività umana. Quando, poi, nell'animo irrompono sentimenti e passioni, la metamorfosi delle persone si rivela, spesso, sorprendente, incomprensibile ed incontenibile. Ciononostante, situazioni, avvenimenti, esperienze, età, condizione fisica incidono sul modo di pensare, sul temperamento e comportamento degli individui.
Ideali, valori, principi e convinzioni di ognuno rimangono il sottofondo da cui prendono forma azioni e reazioni degli uomini.
In simile groviglio di contraddizioni si trovano ad agire, vengono risucchiati i protagonisti del romanzo “Shakira”. Il periodo in cui si svolgono i fatti, non è remoto. Senonché, le trasformazioni caotiche, tumultuose, seguite all'ultima guerra mondiale, rendono a me ed ancor più alle generazioni successive, sorprendenti, incomprensibili quei tempi. Forse, con gli occhi di oggi e col senno di poi, possiamo convenire che io ed i miei coetanei, bambini, ma già coinvolti nella vita di quel periodo, eravamo un tantino..., trogloditi, seppure figli del tempo.
Gli intrecci, gli avvenimenti, le logiche del romanzo, ai lettori di oggi, potranno apparire illogiche, contraddittorie. Credo sia opportuno prendere atto che viviamo già in altri tempi; ognuno di noi è dotato di un proprio carattere; e, nell'esprimere giudizi, nelle valutazioni, risente della cultura, dei costumi della società, del proprio carattere unico ed irripetibile. Anche coerenza e logica sono concetti approssimativi e che ognuno misura col proprio metro del momento.
Perciò, ogni pensiero e sentimento è legittimo e contribuisce ad arricchire anima e persona di chi lo esprime, ma anche di chi ha volontà e capacità di recepirlo in simile contesto.