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Christian Ventura

Andata e ritorno

«Sono nato a Bolzano nel 1994 in una comunità che definirei medio-borghese. Dopo aver frequentato la scuola tedesca, sto studiando filosofia a Trento.
Ho scoperto un certo interesse per la scrittura solamente un anno fa e sto ancora cercando una certa coerenza di stile. A volte mantengo un gusto altisonante ed aulico, tipico di una poesia italiana del ‘900, mentre contemporaneamente provo a sperimentare tra realismo (a volte sporco) e post-moderno, cercando di colorare la mia poesia di sfumature pop usando termini volgari derivanti dai mass media e dai social network. Tra tradizione e avanguardia cerco di trovare il mio spazio, mentre si fa forte in me un astio contro una poesia italiana che, ancora intrisa di cattolicesimo, non riesce ad abbracciare il nuovo secolo. Fortemente ancorata al simbolismo, mostra ancora troppo un estetismo vuoto ed inutile. La mia voce vuole portare con sé la vita terrena ed immanente americana, che tanto ha da offrire per chi è disposto a lasciare andare le proprie radici, non per abbandonarle del tutto, ma almeno per metterle in discussione.
Nei miei versi forse si riuscirà a scorgere l’influsso di americani come Bukowski, Fante, Salinger e Miller e di italiani come Moravia e il gruppo dei ‘‘Cannibali’’.
Se invece vogliamo fare i nomi di alcuni altri pensatori che mi hanno segnato, non tanto nello stile, quanto nel pensiero bisognerà chiamare in causa Sartre, Heidegger, Camus, Kafka e Beckett.

La raccolta è suddivisa in tre temi, anche se limitanti:
Io che mi ri-fletto, pensieri sulla situazione attuale e sentimenti per una storia d’amore che viene e che va.»

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Collana Gli Emersi - Poesia
pp.48 €12.00
ISBN 978-88-591-3792-4

 
ebookIl libro è disponibile anche in versione e-book