Maria Cannatella (Palermo 1968). Vivo ad Albano Sant’Alessandro (Bg).
Mamma a tempo pieno e lavoratrice con la passione per la scrittura.
Le prime poesie le ho scritte nel 1990 a seguito di una delusione, ma non più di tanto, non sono stata assidua. Quello che scrivevo lo tenevo gelosamente dentro un mio cassetto segreto. In questi anni sono stata impegnata a fare la mamma a 360 gradi e quindi non ho avuto tanto tempo da dedicare a me ed alla scrittura, la stanchezza ed i compiti dei miei figli mi hanno tolto tanto tempo. Ho ripreso a scrivere nel 2013 dopo una pausa forzata dovuta ad un intervento al cuore nel 2012. Come se avessi avuto una nuova vita, da quel momento ho ripreso la penna in mano e non riesco a smettere.
Sono esplosa, vari tipi di sentimenti e dispiaceri mi hanno fatto cambiare, il dolore mi ha cambiata. Non ho un genere per scrivere, scrivo quello che mi detta la mente. Passo da una poesia ad una filastrocca come se niente fosse. Ma anche favole e satira sono presenti nella mia raccolta. Ho pubblicato i miei primi due libri di filastrocche per bambini e ragazzi. Amo la poesia, mi piace scriverla, con la poesia si capisce lo stato d’animo di chi la scrive, deve emozionare, trasmettere brividi, l’anima di chi la legge deve incontrare l’anima di chi la scrive, solo in questo modo ci si può mettere a nudo con la propria anima, un privilegio che non tutti possono avere. Non faccio altro che scrivere poesie in questo periodo, non sono io che le cerco, ma sono loro che vengono da me ed io le sviluppo. Scrivo in qualsiasi posto mi trovi, ho sempre carta e penna con me e ogni occasione è buona. Sono una osservatrice molto attenta, guardo tutto ciò che mi circonda, in silenzio, senza che gli altri possano vedermi, i miei occhi sono complici della mia anima.
Voglio diventare una brava scrittrice e poetessa.
Oltre le apparenze, il titolo che ho scelto per il mio libro, scelto per chi non sa guardare. La gente vede solo quello che vuole vedere, bisogna invece guardare sempre oltre, non fermarsi alla prima impressione.
Le mie poesie parlano d’amore, di solitudine ma anche di rabbia, insieme hanno fatto uscire dentro di me la nuova Maria, più combattiva.
Voglio realizzare i miei sogni, non voglio tenere più nulla dentro un cassetto, basta.