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Alessandra Brenzini - Le “mie” prigioni
Alessandra Brenzini

Le “mie” prigioni

“Una porta di scuola che si apre è una porta di prigione che si chiude” dice Victor Hugo, ma qua la porta della scuola si apre in una Casa di Reclusione, dove gli alunni sono tutti carcerati, alunni “ristretti” da quelle sbarre di ferro che chiudono loro anche l’aria. Ma la porta aperta della scuola li immette nell’unico spazio felice, il solo dove possono respirare aria di libertà. E tra i banchi e la lavagna diventano alunni normali. Non importa la colpa che stanno pagando, non importa i delitti che hanno commesso, seduti sui banchi di scuola sono diventati dei semplici alunni, che come tutti gli scolari di questo mondo si scontrano con la Grammatica Italiana ed il Teorema di Pitagora. Ma la scuola in carcere non è quella del mattino, e nonostante l’inglese e l’informatica, nonostante i computer e le cartine geografiche, il peso della condanna è troppo grave da portare e di fronte all’insegnante che non è un giudice, si aprono gli uomini e parlano delle loro pene. Questo è un libro di testimonianza, un libro scritto da un’insegnante all’interno di una scuola “ristretta”. È una voce che vuol portare fuori da quelle sbarre il grido muto di chi, dentro, cerca un riscatto.

Alessandra Brenzini nasce a Viareggio il 20/10/1956.
Laureata in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Pisa, vive e lavora a Massa dove dal 2000 insegna matematica presso la scuola media della Casa di Reclusione.
Separata, con tre figli, scrive per diletto fin dalla giovane età, periodo in cui ha partecipato con successo a diversi concorsi letterari.
Ritornata alla produzione scritta, nel 2013 ha pubblicato alcuni racconti con la Casa Editrice Pagine, nell’antologia Collana Racconti e Storie d’autore ed in e-Book il romanzo: “Oltre l’orizzonte: una storia”.
A settembre 2016, è stata premiata, con una Menzione di Merito per il racconto “L’ultima fiche”, al Premio Letterario Domenico Portera di Cefalù (PA) e nel 2017 ha conseguito il secondo posto nella Prima Edizione del Premio Nazionale Culturale “Cesare Beccaria” di Milano con il racconto, “Lo smemorato di Vieste”.
Attualmente continua ad insegnare matematica sia nella Casa di Reclusione che nel Corso per stranieri del CPIA 1 di Massa Carrara.

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Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.168 €12.00
ISBN 978-88-591-6078-6


 
ebookIl libro è disponibile anche in versione e-book