Alessandra Gattino
PERIPLO IMMAGINARIO


Questa raccolta di poesie nasce dalle esperienze personali che in questi anni hanno segnato il percorso esistenziale dell'autrice. Un percorso tutto interiore, in cui il tema del “periplo”, del viaggio per mare, diviene la metafora per decifrare i messaggi nascosti dentro una quotidianità densa di incontri e di emozioni.

Emerge da queste liriche il richiamo all'odissea dell'anima, che vive in una condizione di continua ricerca, di incompletezza, attraverso esperienze spesso drammatiche ma proprio per questo affascinanti e misteriose: il dramma - come nella concezione classica - è l'azione, che di volta in volta assume i connotati della lotta, dell'attesa, della contemplazione del paesaggio, della passione e della ricerca di una verità nascosta che riveli il senso dell'esistenza umana. Un'esistenza caratterizzata dalla mancanza di certezze, in cui le sensazioni e le emozioni vengono consapevolmente condizionate in modo soggettivo dalla visione mentale. Si tratta dunque di un itinerario in cui la percezione della realtà viene deformata dall'immaginazione, in cui spesso il ricordo sopravanza e invade il presente, il sogno e la veglia si confondono in una serie di visioni, facendo perdere i consueti punti di riferimento. Le tre sezioni dell'opera esprimono proprio questo divenire, in un percorso simbolico che non giunge alla desiderata compiutezza, ma si apre alla speranza di un approdo, di un incontro che rappresenti ancora l'orizzonte di un'oltranza.

Lo sfondo di questo viaggio è il paesaggio ligure, in particolare quello tra Genova, la Riviera di Levante e lo spezzino Golfo dei Poeti, che tra le sue insenature conserva tesori di memorie: perdersi nell'incanto fatato di questo braccio di mare e di isole è l'esperienza che l'autrice ha vissuto, in questi anni di viaggi, di esperienze e di amori, come Ulisse nell'omerica “Odissea”.

Il lettore può percorrere lo stesso itinerario esistenziale: assaporare le sensazioni e le emozioni legate alla natura e ai sentimenti, lasciandosi trasportare dalle lotte, dalle speranze e dai dubbi dell'eterno viaggiatore. L'homo viator alla fine non giungerà a nessuna meta, ma scoprirà le contraddizioni e gli inganni nascosti in ogni percorso di vita, di amore, di ricerca. Lo stupore di fronte all'esistenza resta il filo conduttore di ogni passaggio della vicenda umana, radicata nella consapevolezza della sua provvisorietà; per questo l'esperienza, proprio perché provvisoria, assume i connotati del mito, in una cornice lirica senza tempo che cerca di renderne eterni i significati più profondi.

La scelta dei toni evocativi e l'attenzione alla musicalità del verso contribuiscono a creare un clima di sospensione e di mistero. I richiami fonici, le assonanze e le rime al mezzo costituiscono la struttura delle liriche, ricche di toni evocativi e riferimenti simbolici. I versi raramente sono racchiusi in forme regolari; si preferisce ricorrere a soluzioni stilistiche più libere, anche nell'asimmetria della loro disposizione, per esprimere non tanto una rottura con la tradizione, quanto una scelta di libertà espressiva, dallo stile misurato e consapevole. Concludendo, la struttura ritmica delle liriche coincide con gli stati d'animo, esprime in qualche modo il mondo interiore nella sua complessità e nella sua condizione di alterità rispetto ai limiti dell'esistenza. È questa, forse, la vera mappa simbolica che consente in qualche modo di orientarsi in questo “periplo immaginario”.

 


Collana "Gli Emersi"
pp. 48 €12.00
ISBN 88-7680-116-2

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