Liomax D'Arrigo

UNA GRANDE GUERRA (LA SECONDA)
VISTA CON GLI OCCHI DI UN BAMBINO

Agli inizi del mese di giugno il mio papà non rispettava più gli orari dei pasti ed appena tornava a casa, arrivava un’auto (giorno e notte) per condurlo con urgenza al suo ufficio. Anche gli amici, tutti militari delle varie Armi, non si facevano più vedere a casa mia, cosa assai strana per me, visto che almeno a cena erano sempre da noi. Ricordo ancora alcuni dei loro nomi e di quasi tutti non ho mai saputo quale sia stato il loro destino.
Ricordo il ten. Pittari (fanteria) che insieme al ten. Alegnini (soprannominato Allegrini per la sua innata allegria) mi conducevano spesso al loro accampamento, alle porte di Tripoli, lambito dal deserto ed io lì giocavo con i soldati; del primo non si seppe più nulla, il secondo invece, dopo la fine della guerra, continuò a frequentare casa mia a Roma. Ricordo il ten. D’Alessandro (pilota) che credo sia morto in azione di guerra, il cap. Cuzzocrea (medico militare cavalleria), che quando voleva sottopormi a visita medica, io mi rifugiavo dietro la porta della mia stanza giochi sperando che non mi trovassero. Ricordo altri volti e divise di molti altri, ma i loro nomi non mi tornano alla memoria.



Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.72 €12,00

ISBN 978-88-7680-875-3

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