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Settimio Maccarini

Vita e amori di un uomo di mare

Oggi è il 19 Maggio 2008, ormai sono più di 10 anni che svolgo il lavoro di noleggiatore qui, a Porto Ercole, sulle coste della penisola dell’Argentario. Svolgo l’attività sempre con la barca di mia proprietà, denominata La Mia Barca.
Dieci anni fa, avendo molto tempo libero a disposizione, mi dedicai a scrivere la storia della mia vita; non avevo nessuna pretesa di scrivere una storia che interessasse agli altri, avevo solo voglia di riportare su carta le sensazioni, le emozioni ed i guai che avevo vissuto fino a quel momento: è stato come liberarmi di un peso che mi portavo appresso. Quella mia autobiografia terminava con la frase “sono un cinquantaquattrenne con dentro l’entusiasmo di un venticinquenne”; sono passati 6 anni circa, l’entusiasmo del venticinquenne c’è ancora ma gli acciacchi dei 60 anni si fanno sentire: dolori articolari, la vista si è un po’ abbassata, le forze vengono meno, anche le mie storie di sesso si sono ridimensionate. A volte, viene voglia di sedersi e lasciare che il tempo passi pigramente.
Mi ero prefisso che, appena raggiunta l’età della pensione, mi sarei comperato una barca a vela e avrei fatto il navigatore solitario; avrei anche organizzato dei charter per guadagnare qualche cosa, visto che per mantenere una imbarcazione non basta una pensione minima, come quella che percepisco io.
In questi ultimi anni vivere in Italia è diventato difficile, tutto è molto più caro rispetto a qualche anno fa e quindi ho dovuto spostare i miei programmi, aspettando tempi migliori. Nell’attesa continuo a vivere la mia vita.