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Paula Castelli

Il colore della creatività

Sergio era un caro amico di Paula, per niente bravo a scrivere e tanto più a fare prefazioni per libri di favole. Un giorno però, prima d’uscire di casa, stava consultando come al solito al computer la sua posta elettronica, quando d’improvviso apparve di fronte ai suoi occhi un piccolo esercito di favole, per la precisione dieci, scalpitanti e pronte per essere lette. Allora che fare?... c’era tanto da fare… Fra l’altro, bisognava continuare a leggere la posta elettronica, chissà che non avesse nascosto qualche altra piacevole sorpresa; c’era da fare un salto in banca per chiarire come mai ancora una volta si fosse trovato alle prese con lo scoperto di conto; andare in Comune a chiedere al sindaco o all’assessore se era stata accolta quella tal domanda; alla fine, se ci fosse restato uno spicciolo di tempo, prima di mezzogiorno, c’era da fare un salto al supermercato perché comunque bisognava, anche se poco, mettere qualcosa sotto i denti per tirare avanti… La decisione fu presto presa: si mise immediatamente a leggere, via via sempre più dimenticando il resto da fare; perché? Perché il titolo della favola, prima, tal E vivevano infelici e scontenti e il contenuto della stessa, dopo, non solo avevano prontamente eliminato le nuvole dal cervello di Sergio, ma sempre più velocemente scendendo stavano arrivando al cuore. Dopo aver letto d’un fiato, non solo la prima ma tutte le altre fiabe del libro: Il colore della creatività, si accorse di sentirsi diverso, meno pesante, sì, stranamente leggero, meno preoccupato del solito, delle solite cose, insomma, in una parola si sentiva bene, ma bene veramente! E che desiderare di più? Ah certo! Null’altro adesso che finalmente aveva capito... Che cosa? Ch’è importante comunicare, trasmettere le nostre esperienze anche attraverso i sogni e i desideri, per crescere e riflettere insieme agli altri. Le favole non temono il tempo né tutto il resto, toccano i temi più importanti della vita di ognuno, senza aver bisogno di mediazioni, con il loro linguaggio semplice, chiaro e diretto. Il sottoscritto Sergio Carlacchiani, dichiara che per le ragioni sopra citate, ha accettato con gioia irresponsabile di fare ciò che non sa fare, ovvero introdurre un libro di favole, semplicemente intrigante e piacevole.

di Sergio Carlacchiani