immagine di copertina
Ketty Negro

Dal nostro punto di vista

«…tu sai dirmi quindi se anche loro hanno un’anima come ce l’abbiamo noi persone umane?»
«Non lo so con certezza, ma so che anima significa “spirito vitale di tutti gli esseri viventi”, pertanto ritengo che la risposta sia nascosta proprio nel loro stesso nome: ANIMA-li.»

L’idea di fondo di questo romanzo è quella di spalancare la mente sull’universo più interiore e profondo di questi esseri che vivono accanto a noi e ci accompagnano nella nostra vita. Verso queste creature che, nonostante si presentino superficialmente dissimili, sono invece sotto molti aspetti, molto più somiglianti ed affini all’essere umano di quanto si immagini o si voglia ammettere.
Per permettere al lettore di raggiungere una tale consapevolezza viene impiegata una chiave narrativa atipica: cambiando la prospettiva! In tal modo è possibile “osservare” le vicissitudini della vita attraverso i loro occhi; in altre parole immedesimarsi in loro e nei loro sentimenti. In questo modo emergerà un punto di vista senza dubbio curioso e bizzarro, ma anche tipicamente poco analizzato. Queste pagine vogliono favorire la comunicazione fra le nostre due specie portando ad un buon livello di conoscenza verso il linguaggio non verbale di questi nostri amici, così da favorire un rapporto di fiducia e d’affetto reciproci. Si aggiunge alla conclusione che la capacità di comunicare e comprendere un animale, porta automaticamente il soggetto ad affinare l’intuizione, l’intelligenza e la sensibilità propria, doti fondamentali per una vera e sana comunicazione tra esseri umani.