Livia Bruson

Viaggiando tra sentimenti e ricordi


I
l respiro di un'anima

Pensavo che i nostri tempi fossero chiusi alla meditazione ed al raccoglimento che la poesia richiede. E così mi rifugiavo nella poesia italiana ormai consacrata nella nostra storia letteraria, lasciandomi trasportare dal vortice della immaginazione del Leopardi o immergendomi nel panismo del Pascoli.
Ho scoperto ora che la poesia è vicino a noi e Livia Bruson ne sente il respiro e lo dimostra cantando, pur attraverso un velo di malinconia, la bellezza interiore della vita e del mondo.

Quando lo sguardo
poserai sulla collina
e poi oltre verso il mare
avrai sempre qualcosa da ricordare.

L'autrice tende alla poesia con animo accorato, pregno di un grande bisogno di amare e di far amare la vita, come una delicata pittrice che aspira a cieli azzurri sempre minacciati da nubi nere.

Il vento un dì
donò alla mia terra un seme,
lei l'accolse e lo nutrì.

Come ottiene questa ricchezza emotiva? Esaltando tutti i momenti del cuore, dalla passionalità bruciante ad una dolcezza che smorza i contrasti. Non si può parlare di alternanze sentimentali perché i vari momenti si fondano in una motivazione unica, in un unico sentimento che non può che essere definito poesia o almeno una tensione ad essa.
Tutta la raccolta è percorsa da uno slancio che finisce in un abbandono intenso ma misurato da una delicatezza del cuore che accarezza la vita e la accoglie, anche nei suoi momenti di dolore, con rassegnata consapevolezza ma con indomabile coraggio e dedizione. Dedizione anche e soprattutto verso gli altri perché c'è sempre un “tu” cui rivolgersi.

Pienamente vivi... ora!
Guarda adesso nuvole in cielo
o dei gabbiani il volo,
sole al sorgere al tramontare
o del mare l'onda tempestosa e
il cangiar della natura i suoi colori.

La vera poesia è quella che canta sempre i motivi fondamentali della vita e della morte, di una verità che accompagna l'uomo nella sua fatica quotidiana, nel suo silenzioso operare, nei suoi affanni, nelle sue passioni, nelle sue gioie e nei suoi dolori di cui è prodiga ogni età.

Vivi la gioia e la tristezza,
vivimi quando rido e scherzo
vivimi ora, vivimi accanto.

La raccolta ha tutti i requisiti richiesti per farsi apprezzare: nobiltà del concetto, la vivacità dei moti del sentimento, la mobilità della fantasia.
La poesia coglie l'essenza della vita e svela quanto sia difficile e misterioso il flusso del vivere.

Inquieto vivere,
ascolto timida sospesa
l'inesorabile tempo dell'attesa.

La poesia ha fede nell'uomo, nella sua perfettibilità e nella sua innata bontà, che va coltivata perché dia i suoi frutti migliori.
La poesia di Livia Bruson parte dalle piccole cose di ogni giorno, scava in semplici sentimenti, guarda con meraviglia, gioia, stupore ed innocenza i fatti della vita quale questa si svolge intorno a noi, vicino a noi.

Guardo foglie appassire
bianca silenziosa neve
ogni cosa coprire,
nel sol primaverile
prati rinverdire e d'alberi
il romantico fiorire.

La poesia lotta contro il male, contro chi semina discordia tra fratelli, contro chi provoca guerre e distruzioni, contro chi emargina i propri simili.
Questa raccolta vuole essere un diario poetico in cui sono annotati stati d'animo, sensazioni e avvenimenti che hanno lasciato nell'autrice un segno. Non manca la cronaca tragica dei nostri giorni, punteggiati da violenza e morte.
Non manca neppure, motivo perennemente ricorrente nella poesia, anche un po' d'amore, croce e delizia dell'anima e della carne. Nei pensieri, nei sentimenti, nelle immagini, nelle visioni, nei desideri non è però mai superato il limite di una misurata verecondia. Nessun abbandono sensuale della parola ma semplici confidenze sussurrate o più propriamente, candide confessioni.

Ti penso nel mio letto
cercare timido
il tepore del mio corpo,
dispiego le mie braccia,
ti rassicuro del mio affetto,
mentre il silenzio
parla al tuo cuore
come un magico sonetto.

La tensione alla poesia di Livia Bruson non lascia indifferenti, costringe alla partecipazione, induce alla riflessione, arricchisce l'anima. Non si addentra nei meandri della filosofia, nella profondità immaginifica della fantasia, nei cerebralismi psicologici. Resta nella spontaneità del sentire, nella immediatezza delle emozioni, nella semplicità della espressione.
Non indugia nella ricerca filologica del lessico, in forme metriche elaborate, in una musicalità ricercata. Tutto è immediato, spontaneo, semplice così come la realtà appare, così come la vita si rivela nella sua forza imprevedibile, così come immediati sono i moti dell'anima immersa nelle misteriose categorie del tempo e dello spazio.
Siamo di fronte ad una grande poesia? Lasciamo da parte gli aggettivi, lasciamo da parte inutili confronti. La poesia non è né grande né piccola, è poesia nella misura in cui si traduce in sentimenti, in emozioni, in memorie, in ricordi.
E questo è riuscita a fare Livia Bruson.

Prof. Fabrizio Zulian
Presidente Università Popolare di Cavarzere (Ve)

Cavarzere, 23 Aprile 2010

Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.80 €12,00

ISBN
978-88-6498-364-6

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