Valentino Picchi

SCENARI DELL'ATTIMO

Secondo Baltasar Gracian, illustre gesuita spagnolo, “un uomo viene giudicato dagli amici che ha”.
In questo senso in molti possiamo vantarci dell’amicizia di Valentino Picchi, autore delle poesie raccolte ne “Scenari dell’attimo”.
In un periodo come quello attuale, caratterizzato da una concezione parossistica del vivere ed in cui l’individuo viene giudicato attraverso la lente deformante dell’avere piuttosto che attraverso quella dell’essere, l’autore si interroga sul senso della vita e sulla ragione delle cose, restituendo in ritmi ed immagini, quanto raccolto dall’eco delle sue percezioni.
Il suo scrivere nasce da un’esigenza sincera e primordiale, è la conquista di un luogo per fermarsi a riflettere, un modo per non farsi travolgere dalla “alterità virtuale delle tastiere”: la vita che ci è stata donata deve essere spiritualmente vissuta, assaporata lentamente anche se a volte ha un “gusto amaro”, fosse solo “per stringere in un pugno il mistero degli occhi dell’amata che guardano il mare.”
Non le parole nude, ma il loro percorso intellettuale determina il simbolo, il valore che le stesse vogliono rappresentare: come non è giusto vivere freneticamente e conoscere in maniera superficiale troppe persone, perché nella confusione delle presenze e delle voci si perde il piacere del dialogo approfondito (… del “brindisi in silenzio per l’amico, sentinella della coscienza”), così questo libro non dovrebbe essere letto tutto di seguito. La cosa migliore da fare per questa raccolta “sensoriale” di poesie, in cui cioè tutti gli organi vengono coinvolti, è tenerla a portata di mano, sul comodino o sulla scrivania, sfogliandola di tanto in tanto per leggere, anche casualmente, quello che il “nostro amico” ha da dirci, se non da insegnarci…
“…et qui sis fama loquetur…”

Umberto Alibranti

Collana "Gli Emersi - Poesia "
pp.56 €12.00
ISBN 978-88-7680-260-7

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