Collana "Gli Emersi -Poesia"
pp.96 €14,00
ISBN 978-88-7680-542-4

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Salvatore Polimeno

FUGA
COMPONIMENTI AUTOBIOGRAFICI E NON.
CONFESSIONI DI VITA VISSUTA E VIAGGI VIRTUALI

La condizione, a distanza di intense orbite ellittiche, è pressoché immutata.
Certo, abbiamo aggiunto solennità alla collezione di traguardi fine a se stessa, con il conseguimento di una carta che in teoria dovrebbe riassumere tutto un iter non solo accademico ma soprattutto credo di crescita reale. Crescita che vedo realizzata nel riuscire per esempio a confrontarsi con realtà completamente opposte a quelle finora conosciute, riuscire a sapersi imporre o difendere le proprie convinzioni o diritti o idee.
Archiviare ciò che si è fatto significa rinunciare ad una parte importantissima del nostro presente: il nostro passato, la nostra storia, il nostro percorso.
Credo invece che sia più coerente metterlo sempre in discussione per qualsiasi causa insignificante oggettivamente, ma terribilmente importante soggettivamente.
Non si crede certo di aver trovato la soluzione ideale per ogni problema; si può fallire, come sfondare, ma necessariamente convinti di essere alleati di se stessi.
Questo mio, è da considerarsi un diario di bordo, (subdolamente sottrattomi da mia sorella Laura e spedito a mia totale insaputa), dove ogni qual volta che la realtà feriva visibilmente la coscienza ci si allontanava attraverso associazioni di idee libere, illogiche che esulavano qualsiasi impedimento materiale. Un mondo di carta, di pensieri, di paure di strettamente personale e per questo scritto come un codice, con “ proprie parole chiave ” dove il viandante il vagabondo, il viaggiatore insomma il fuggitivo trovava ospitalità e conforto, nascondiglio perfetto per menti immature o troppo sensibili per affrontare il periodo del Liceo e di tutto quello a Lui connesso.
Ed allora quando non si può sconfiggere un nemico ed allearsi costituirebbe futile alienazione per l'essere, lo si può studiare per conoscerlo meglio, sapere come si muove sperando di poter prevenire le sue mosse.
L'utopia del pensiero è cosa misera in potenza. E' nell'atto che vengono coinvolti campi indipendenti ma necessari per tracciare le coordinate “fondamentali del libero arbitrio