«Il ricordo è un modo d’incontrarsi», è il semplice quanto efficace aforisma di Gibran che ci aiuta a introdurre questo nuovo volume dell’«Indice delle Esistenze» dedicato appunto al tema «I Ricordi». In queste pagine ritroviamo le opere di diversi artisti (aforisti, poeti, narratori, pittori, fotografi, ecc.) che si sono lasciati ispirare da questo argomento, e ci hanno consegnato il proprio contributo da pubblicare in questa antologia che unisce diverse forme d’arte. E così, tra un verso, un racconto, una fotografia, un quadro, questi artisti, selezionati per questa originale collana della Aletti Editore, ci raccontano cosa rappresentano, per loro, i ricordi.
Il ricordare è da intendersi, ritornando a Gibran, come un momento dedicato all’incontro; un incontro in primis con sé stessi, ma anche con gli altri, con la storia personale e universale, ed è quindi sinonimo di introspezione, riflessione, memoria storica, collage di momenti emozionanti, unici, puntuali, indimenticabili nel bene e nel male…
È proprio per lasciare qualche impronta, estraendo dallo scorrere indiscriminato del tempo frammenti da preservare e ricordare, che sono nate le prime espressioni artistiche, dai disegni alla poesia, alla scrittura e via dicendo.
Ricordare è un’azione, infatti, che dona senso all’esistenza nostra e dell’umanità; i ricordi personali rappresentano l’essenza della nostra vita, così come le vicende del passato danno un significato alle vite che ci hanno preceduto che rappresentano l’essenza delle epoche trascorse. Essi sono parte integrante del nostro arricchimento interiore, della nostra capacità di discernimento. Non solo. I ricordi esistono, vivono in noi, così come noi viviamo in loro. «Si deve incominciare a perdere la memoria, anche solo brandelli di ricordi, per capire che in essa consiste la nostra vita - diceva Buñuel -. Senza memoria la vita non è vita... La nostra memoria è la nostra coerenza, la nostra ragione, il nostro sentimento, perfino il nostro agire. Senza di essa non siamo nulla».
Queste opere svelano tante realtà intime ma non per questo meno universali, provando a salvarle dall’oblio. Il ricordo rallenta l’andamento frenetico del tempo, che trascina, confonde e disperde le testimonianze materiali delle azioni umane. All’arte, il compito dunque di celebrare gli aspetti essenziali della vita, da condividere insieme agli altri.

Prefazione di Caterina Aletti

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