Premio Internazionale che porta il
nome di mio padre. L’iniziativa, unica
in tutto il mondo nel panorama della
cultura contemporanea, organizzata
dalla casa editrice Aletti, dopo
numerose sessioni di notevole successo,
vuole ricordare, a sessant’anni
dal conferimento del Nobel, l’opera
di un uomo che si definisce «operaio
di sogni» e che ha dedicato tutta la vita
alla scrittura, in una ricerca costante
di adesione ai temi trattati. Non è mai
stato un fautore dell'arte per l’arte, ma
si è impegnato civilmente. Celebri
alcuni suoi versi: «Sei ancora quello
della pietra e della fionda / uomo del
mio tempo.» «E l’uomo che in
silenzio s’avvicina / non nasconde un
coltello fra le mani / ma un fiore di
geranio.» Tutta l’umanità viene
inclusa in un potente affresco che
abbraccia secoli lontani e nel contempo
vicini a noi. Possiamo individuare
la dimensione etica della letteratura
con le sue parole: «Nessuno ignora la
funzione del poeta nella struttura
della società esistente e in evoluzione.
»
Tratto dalla prefazione
di Alessandro Quasimodo