Copertina del libro di Autori Vari - Habere Artem vol.15 immagine di copertina

Autori Vari


Habere Artem
vol. 15

Dentro ogni poesia troviamo i mondi di coloro che l'hanno scritta: percorsi esclusivi e personali che confluiscono nella parola poetica, caratterizzandola con un segno proprio ed unico. Scrivere può manifestarsi come atto isolato, generato dal bisogno di esternare un momento di particolare intensità, oppure, più spesso, come esigenza imprescindibile, quasi fosse un bisogno primario, allo stesso modo del bere e del mangiare. Ci sono infinite motivazioni che possono avvicinare alla scrittura, spingere ad affidarle gli affanni, le riflessioni, i timori più intimi, come in una sorta di confessione, così come sono tante e differenti le tematiche affrontate nei versi, che rappresentano, nella loro variegata diversità, uno specchio della società di oggi. «La poesia è una scienza esatta, come la geometria», scriveva Flaubert, indicando, in questa illuminante definizione, la capacità dell'arte poetica di diventare strumento di conoscenza della realtà, di custodire nelle parole il ritratto della società, i valori.
Anche le poesie di questa raccolta sono figlie del proprio tempo, di questo momento storico che porta addosso i segni della precarietà. Attraverso di esse è possibile soffermarsi sulle peculiarità della nostra società, sulle sue colpe e pene, ma anche rintracciare quel filo comune, dello stare al mondo, che unisce gli uomini di tutte le epoche.
E così, da un verso all'altro, entriamo in contatto con microcosmi che si soffermano davanti ai nostri occhi, con la seducente forza della verità delle loro esistenze. C'è chi, nel momento di raccoglimento interiore della scrittura, ci consegna le proprie riflessioni sulla meta in cui convogliare la propria vita. E chi ascolta, nel silenzio, le ferite del cielo, il dolore del mondo, con le illusioni tradite e trasformate in doloroso pianto. Molti dei sentimenti espressi, riportati in queste pagine, stanno in bilico tra una condizione di percezione del dolore e un'altra che muove per il suo superamento; c'è l'attesa di una rinascita, il desiderio di sole, nelle vite di coloro hanno molto sospirato un po' di tepore, tra freddo e piogge.
In molti versi, la scrittura è catarsi dagli affanni quotidiani, dagli impegni che, sempre più spesso, appaiono inganni forgiati dalla società attuale. In altri, la scrittura aiuta a rimettersi in viaggio, a riprendere la navigazione del proprio mare, specie nei momenti bui, quando, sfibrati, ricorriamo alla vendemmia di ricordi per affrancare il nostro animo.
Il desiderio di superamento di un momento di difficoltà sembrerebbe essere, dunque, il tema predominante della raccolta o lo sfondo su cui si annidano altre tematiche. L'amore ritorna in molte poesie come fonte di ispirazione poetica. Di questo sentimento sono evidenziati non solo gli aspetti consueti, come il maggiore impulso alla partecipazione alla vita, alla pienezza del vivere, ma anche le mancanze, in versi che hanno l'impronta della modernità e rimarcano come le relazioni tra uomo e donna siano ancora contrassegnate da incomprensioni, dalla difficoltà di comunicazione - trappola di parole - ancora più paradossale nella società alfabetizzata d'oggi.
Sicuramente nei momenti di crisi, come quello che stiamo attraversando in questi anni, la poesia rappresenta quell'ultimo faro che illumina quel tanto che serve a non sprofondare nel buio; e non è poco. Infatti, è «molto meglio accendere una candela che brancolare nelle tenebre», come affermava Emily Dickinson.

Prefazione di Caterina Aletti


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Collana Orizzonti
pp.188 €18,00

ISBN
978-88-591-0821-4