Verrà il mattino e avrà un tuo verso anticipa, già nel titolo, così poetico, cosa affronteremo con la lettura dell'antologia. Esso, infatti, ci rimanda alla preziosa presenza della poesia, che non potrà mai essere considerata una forma di comunicazione «datata», ma che si impone anche nei nostri giorni, i quali sono accompagnati da nuove albe ed altrettanti versi, perché la poesia racconta i destini dell'umanità, scortando i cammini degli uomini di tutte le epoche. Ma non è sotteso solo questo significato nel titolo. In esso - che si rifà a una poesia famosissima di Cesare Pavese e a un'altra illustre di Walt Whitman - c'è l'invito, quasi un imperativo, a sentire il richiamo dell'arte poetica, ma c'è anche la promessa, da parte della poesia, di donare un senso a chi si affida ad essa; perché grazie alla poesia si potrà scrivere sempre una nuova pagina della propria vita: di ogni giorno che passa, di ogni attimo che si impone alla nostra attenzione, potremmo riempire i versi custodendone la memoria. Ognuno è chiamato a dare il proprio contributo alla realtà, come declamato nella poesia appena citata di Whitman, Ahimè! Ah vita! In essa, il poeta enuncia i mali dell'esistenza per arrivare a negare la vita stessa, attraverso la domanda "Che cosa c'è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita?" e a lui, sconsolato, la vita risponde: Che tu sei qui- che esiste la vita e l'individuo,/ che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi/ Con un tuo verso. Ecco il valore testimoniale della poesia, ecco che la poesia è raccontare la vita! E questi autori hanno fatto propria l'esortazione di Whitman, affidando alla poesia le questioni cruciali delle loro vite per condividerle con gli altri (sogni, desideri, dolori, ma soprattutto i propri amori, argomento principale di queste pagine, che tornano sotto diverse sembianze per parlarci ora di gioia, ora di sofferenza, ora di speranza, ora di sconforto).
Ognuno di loro ha affidato al verso i propri ricordi, quelli da portare sempre con sé, nel domani: quelli che considerano, nel bene e nel male, indispensabili per le proprie vite. Ma anche gli interrogativi, le credenze e le riflessioni che hanno incontrato lungo la propria rotta.

Prefazione di Caterina Aletti

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