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Copertina del libro Tra un fiore colto e l'altro donato, poesie d'amore, Aletti Editore immagine di copertina

Autori Vari


Tra un fiore colto
e l'altro donato
volume IX

Temere l’amore è temere la vita, e chi teme la vita è già per tre quarti morto, scriveva Bertrand Russell in Matrimonio e morale, esprimendo con poche parole la forza e la potenza di questo sentimento; così vitale da acuire tutte le percezioni in chi lo vive a tal punto da fargli riconoscere di vivere, o aver vissuto, pienamente.
L’amore è sempre stato raccontato, raffigurato, omaggiato, in tante espressioni artistiche del passato, e continuerà a esserlo nel futuro e nel tempo presente, perché non sono mai abbastanza le parole per esprimere un'emozione così assoluta, che si presenta con mille volti e forme; a seconda del legame, delle differenze individuali, dell’età in cui compare, l’amore cambia, ma sempre conserva il suo valore.

Tra un fiore colto e l’altro donato raccoglie le riflessioni, le esperienze, le gioie e i tormenti dei moti del cuore. Ogni autore, avvalendosi della parola poetica, ha trasportato in versi la grandiosità dell’amore in grado di stravolgere l’intimo sentire, anche con una dilatazione-restringimento dei concetti spazio-temporali: quando ci trastulliamo nell’amore, infatti, abbiamo l’impressione di accostarci all’eternità e di interrompere lo scorrere del tempo; al contrario, quando ne viviamo la fine o l’assenza, ogni attimo sembra eterno per la sua pesante gravità.

Dunque, ritornando a Russell, temere l’amore non ci renderà la vita più facile, perché soltanto avendo fiducia e speranza nell’accogliere questo sentimento (anche se ciò dovesse aprirci le porte alla delusione e alla sofferenza) potremo giungere ad una consapevolezza completa del vivere. E, per apertura all’amore, s’intende una condizione allargata, quella predisposizione d’animo in cui permettiamo al resto del mondo di entrare in contatto con noi, riempiendo la nostra vita del sentimento di amicizia, di solidarietà, di comprensione delle diversità; di tutto ciò che è bellezza, evitando al nostro animo di inaridirsi e di spegnersi lentamente.

Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nell’egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità.

(Oscar Wilde)



dalla prefazione di Caterina Aletti


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Collana "Orizzonti"
pp.312 €16,00

ISBN
978-88-591-0109-3