Il titolo dell’opera, Autanel, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Autanel (vento umido marittimo che proviene da sudest, supera il valico di Laurag
ais e scende rafficoso nella valle della Garonna, questo vento tipico della Francia sudoccidentale) si susseguono, in ordine alfabetico: Giovanni Carlo Cherubini con Pensieri, Daniela Conti Benassi con I giorni senza tempo, Giuseppe Iorno con Io, Elvira Domenica Muscarella con Frammenti di Vita, Tiziana Privitera con PENSIERI e PAROLE, AnnaMaria Ventura con (tratte da) Tracce e sfumature, pezzi di vita e dintorni.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Giovanni Carlo Cherubini con Pensieri
Mi sono svegliato,
sono le sei del mattino.
Ti guado mentre ancora stai dormendo,
con la mano ti sfioro il tuo dolce viso,
mentre leggermente ti bacio sulla fronte,
e ti sussurro buongiorno, bimba mia
Daniela Conti Benassi con I giorni senza tempo
Lo sguardo si fa dolce
e la voce roca.
Sei qui, vicino a me,
in ogni istante,
non mi abbandoni mai.
Ed io, tesoro mio,
non ti dimentico.
Giuseppe Iorno con Io
Sfugge al mio tocco
Il tepore di un sorriso,
la sensazione di esso
m’abbandona ad un torbido ricordo
di una serenità rubata…
Elvira Domenica Muscarella con Frammenti di Vita
Un caldo sole sulla pelle,
e la percezione di sentire la dolce brezza.
Chiudi gli occhi e assapori i ricordi,
i dolori, i rimpianti che il tempo ha scolpito nel cuore.
Tiziana Privitera con PENSIERI e PAROLE
Pone un velo sugli occhi del sole
la sera calante
e apre le porte alla silenziosa e solitaria notte.
Ad una ad una si velano le stelle
ed il cielo è un tripudio di lumini accesi.
AnnaMaria Ventura con (tratte da) Tracce e sfumature, pezzi di vita e dintorni
Tu sei qui a farmi compagnia
e ogni giorno ti racconto la follia
che non hai conosciuto,
ogni giorno ti racconto come il mondo,
ad un certo punto è impazzito