Il titolo dell’opera, Bise Normande, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Bise Normande (vento di tramontana che coinvolge diverse regioni, dalla Savioia, alla Svizzera, alla Lorena fino all’Alsazia. La bise è un vento freddo, vigoroso, spesso persistente, da nord o nordest, che soffia dalle montagne alpine verso la Svizzera e la Francia) si susseguono, in ordine alfabetico: Maria Rosaria Sara Bonsignore con Il mio “tanto” amore; Graziella Cerreti con SE AMORE È; Isabella Cortese con Emozioni su ali di farfalle…; Riccardo Fusco con Riflessi dell’anima; Mimmo Fusilli con ANNO ZERO; Enrico Garrou con Sogni.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Maria Rosaria Sara Bonsignore con Il mio “tanto” amore
Ascolterò tutte le canzoni
fino a ridere di poesia.
La musica riscalda il cuore…
Come le mani che scrivono parole.
Graziella Cerreti con SE AMORE È
Solo un leggero dondolio
a scandire un tempo
magicamente fermo…
E l’istante diventa eterno.
Isabella Cortese con Emozioni su ali di farfalle…
Un dubbio mi opprime…
non so chi sei
una realtà mi avvolge… esisti.
Non so chi sei…
Riccardo Fusco con Riflessi dell’anima
Di tutti i temporali siamo un lampo,
di tutti gli arcobaleni un colore,
piove dove non vogliamo vedere il sole.
Mimmo Fusilli con ANNO ZERO
È sottile il confine che ci divide dalla pazzia,
ed è molto alta la vetta da raggiungere,
ma quanto siamo disposti a perdere
per goderci il panorama?
Enrico Garrou con Sogni
Strega, grido d’amore mentre afferri il mio pensiero
e lo getti nel pozzo dei desideri, io sono un astro
nel cielo illuminato di gioia, di tenerezza, di passione.