Il titolo dell’opera, Lévanté, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Lévanté (vento simile alla brezza, messaggero della primavera, viene raffigurato come un giovane alato, che tiene in mano un mazzo di fiori primaverili) si susseguono, in ordine alfabetico: Riccardo Bizzarri con prima; ora; Danilo Cagno con Rossi frammenti; Patrizia Fichera con Emozioni e Versi; Lucia Goldoni con Trame di vita; Alessandra Palisi con Emozioni inseguono le stelle…; Carla Silla con La mia anima sussurra…(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Riccardo Bizzarri con prima; ora
un qualche
dio ha dormito male
sì – guarda
le nubi pigiate all’orizzonte.
Danilo Cagno con Rossi frammenti
Ho visto il dolore
sul volto del volgo viaggiante,
rossi gli occhi
di lacrime e sangue.
Patrizia Fichera con Emozioni e Versi
Languida aurora,
seduce e fascina
Ch’esanime e fievole…
nella luce del giorno scompare
Lucia Goldoni con Trame di vita
Frasi aggrovigliate
come fili da cucire
scappati al loro nottolino,
intricate
come le reti dei pescatori.
Alessandra Palisi con Emozioni inseguono le stelle…
Attendo quel sentimento che
Attrae le stelle e la luna e che
Ci abbraccia con il calore del
Sole.
Carla Silla con La mia anima sussurra…
È tornato il profumo delle mimose
e dei fiori di pesco che tingono
di allegre pennellate multicolori
le giornate di metà febbraio ancora uggiose.