Il titolo dell’opera, Notos, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Notos (vento del mediterraneo, detto anche vento di mezzogiorno, prende il nome dall’omonimo personaggio della mitologia greca, figlio di Astreo e di Eros) si susseguono, in ordine alfabetico: Domenica Angiò con FLASH DI EMOZIONI; Eber Paonessa con Pensando e… …ripensando; Paola F. G. Petillo con ImpressiOniriche; Matteo Piergigli con Attimi di vita; Maria Policastro con I sospiri del cuore; Lucia Zappalà con Parole con le ali.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Domenica Angiò con FLASH DI EMOZIONI
Nel freddo di quest’inverno
stringo al petto
il suo ricordo etereo
per averne calore.
Eber Paonessa con Pensando e… …ripensando
In un profondo travaglio esistenziale
o in una semplice, innocente curiosità
sempre risuona solenne, universale,
del sapere l’indomita volontà.
Paola F. G. Petillo con ImpressiOniriche
Calma e torpore
pervadon lenti i sensi.
La rabbia tace.
Matteo Piergigli con Attimi di vita
Per l’aspetto, gli amici, le idee, i sogni…
se quello che hai dentro è troppo diverso,
sarai una pecora nera.
Una pecora nera è l’inizio del cambiamento.
Maria Policastro con I sospiri del cuore
Sfila tra le dita come acqua inafferrabile,
tra i granelli di sabbia di una spiaggia pallida,
s’insinua tra le falde dei ricordi seppelliti,
inquinando ogni sorgente di semplice quotidianità.
Lucia Zappalà con Parole con le ali
Sarai sempre
la mia Quercia.
Grande amante esagerato
che mi spaventi e mi dai pace.