Il titolo dell’opera, Vènt Blanc, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.

(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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Marco Bonaldi con Amore e solitudine... connubio indissolubile

Ora saprei fare le mie scelte,
ma sono deluso e stanco.
Non ho più voglia di lottare.
Ho voglia di lasciarmi andare.

Luca Campagnolo con Un soffio di poetico pensiero due

Caro amico mio…
se un giorno ti arrivasse il mio pensiero,
sappi che mi manchi, e che per sempre
ti porterò nel profondo del mio cuore…

Giuseppe Gianpaolo Casarini con POESIOLE

Ieri freddi Natali poveri
scarsi regali felicità ecco
scartavi caldi oggi Natali
ricchi opulenti questi regali
poi fredda la man a scartare

Iliana Onesti con Gocce di azzurro

Così la notte moriva ed il crepuscolo salutava
il nuovo giorno. Finiva il sogno, rifulgeva la vita,
ora potevo ripartire per cogliere splendori di giada.

Elisabetta Picardi con Poesie dallo spirito adolescente.

Un brusio confuso alimenta angosce,
versi e canzoni languide ed ansiose
o forse paura
per chi teme il canto del cigno.

Eugenia Toschi con Un sorriso spento

Riscatto la paura
di un altro viaggio
umilmente
verso l’orizzonte spento
alla sera della vita