Il titolo dell’opera, Ostro 2017, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno del volume Ostro 2017 (vento del mediterraneo e detto anche vento di mezzogiorno, conosciuto anche come Noto, dall’omonimo personaggio della mitologia greca, figlio di Astreo e di Eros) si susseguono, in ordine alfabetico: Stefano Cavallini con La valigia dei pensieri; Giovanna De Marco con Anima e Terra; Gio Malu con Lettera 64; Gherardo Pozzi con In attesa di una nuvola; Dina Pruneri con Amore non è; Gaetano Tartaglia con …sotto l’ala seducente del crepuscolo.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Stefano Cavallini con La valigia dei pensieri
Tutti possono ascoltare
io posso chiedere chi sei
io sono nella mia anima
io sono adesso qui con te
e con me
Giovanna De Marco con Anima e Terra
Imperterrito, sotto solide tegole,
resisti al tempo
mentre i tuoi poveri inquilini,
lustro dopo lustro
sono diventati cenere.
Gio Malu con Lettera 64
E la sua corrente
ora turbolenta, ora soave e placida
sbatacchia le mentucce profumate.
Ecco, lì, all’estremo opposto
sta l’amore.
Gherardo Pozzi con In attesa di una nuvola
Doloranti sorridiamo dinanzi a giochi di fuoco,
alla presenza di echi lontani, taglienti,
esili lame su carne colorata di rosso,
tele dipinte da mani amorevoli.
Dina Pruneri con Amore non è
La ricchezza viene dal cuore!
Ora ti chiedi: “Cos’è l’amore?”
Tempo, oh tempo che scorri invano,
perché non curasti il mio spirito insano!?!
Gaetano Tartaglia con …sotto l’ala seducente del crepuscolo
Finché è tutto un fiume di luci
che di nuovo ci assorbe,
fluendo verso il fresco, invocato, della sera.
Non per un cuore che non sa più soffocare
il tormento del proprio calore interiore.