Il titolo dell’opera, Traversone 2017, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno del Traversone 2017 si susseguono, in ordine alfabetico: Mattia Grossi con Il Canto della Fenice, Francesca Marino con Ad Occhi Aperti, Youri Martini con Sinottici Ragguagli, Deborah Sutera con Salita al Monte Carmelo, Giuseppe Tallini con Memorie di un adolescente nel XXI secolo, Maria Rosaria Vadacca con Nei meandri del cuore.
Il titolo dell’opera, Traversone 2017, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno del Traversone 2017 si susseguono, in ordine alfabetico: Mattia Grossi con Il Canto della Fenice, Francesca Marino con Ad Occhi Aperti, Youri Martini con Sinottici Ragguagli, Deborah Sutera con Salita al Monte Carmelo, Giuseppe Tallini con Memorie di un adolescente nel XXI secolo, Maria Rosaria Vadacca con Nei meandri del cuore.
Mattia Grossi con Il Canto della Fenice
Tutto è calma.
Tutto è silenzio.
Tutto è ricerca.
E lo spirito trova la propria fuggente quiete.
Francesca Marino con Ad Occhi Aperti
La vita scorre e con essa anche
il tempo, l’ombra dell’indifferenza
che ormai logora i nostri animi più deserti.
Youri Martini con Sinottici Ragguagli
Il rigore sostenuto
è già nel premesso compimento
in cui il semplice servizio
denomina l’immagine voluta
Deborah Sutera con Salita al Monte Carmelo
Ascolto
l’esiguo notturno canto
d’un flauto lontano.
È solo l’anima mia
ferma,
vagando.
Giuseppe Tallini con Memorie di un adolescente nel XXI secolo
In cima a quel monte ho scoperto
che la vita è un grande cerchio,
prima o poi finiremo il nostro volo
ma sono certo che torneremo alla nuvola
di nuovo.
Maria Rosaria Vadacca con Nei meandri del cuore
Gli occhi non mentono,
parlano, dicono di noi.
Gli occhi accecano l’anima,
vivono di ricordi, respirano il mondo.