Il titolo dell’opera, Cierzo, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Cierzo (è un vento del nord che si fa sentire in Europa, Mediterraneo, molto freddo e forte) si susseguono, in ordine alfabetico: Rita Daniela Francesca Marasco con Graffi di luce; Alessandra Palisi con Audere vivere; Gabriele Sala con Il meglio di me; Letizia Mariastella Salimbeni con Sentimenti su carta; Gian Piero Trincavelli con Sfiorare l’Amore; Giuliana Vitali con Io sono nata libera.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Rita Daniela Francesca Marasco con Graffi di luce
Non sono affatto in pace
Col tuo ricordo,
che dal profondo più segreto affiora,
E senza perdono né pietà
Mi sbrana.
Alessandra Palisi con Audere vivere
Tra le bianche scogliere non più rocciose
Del mio animo desidero cogliere quella
Antica conchiglia ricamata di rosa da poter
Regalare a te nel giorno del nostro primo
Incontro.
Gabriele Sala con Il meglio di me
Si avvicina la sera
e la patina viola
dai monti senza sole
si tuffa nel grigio
indistinto del lago.
Letizia Mariastella Salimbeni con Sentimenti su carta
Ho guardato la felicità
e l’ho salutata.
Ma non per sempre.
Non era un addio.
Era un “arrivederci”.
Gian Piero Trincavelli con Sfiorare l’Amore
Mi son guardato attorno,
così mi sono accorto
che tutto attorno a me correva:
mi son sentito solo.
Giuliana Vitali con Io sono nata libera
Non sono roccia fumosa bevuta
dall’erba viva amara di morte.
Ma fiore d’Iris tra papaveri rossi
nei campi della Luna Nuova di magra Terra.