Il titolo dell’opera, Turbine, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno del Turbine (quello spostamento, circolare, rapido, e vorticoso del vento, che solleva e porta con sé testimonianze del suo passare, o un rapido fluire di idee, pensieri, stati d’animo, emozioni, versi. Turbine, quella forza travolgente di sentimenti ed eventi) si susseguono, in ordine alfabetico: Luciana Colliva con Gocce di luce, Diego Donatello con Parole strappate, Elisabetta Napoli con In volo, Ivana Scarzella con Briciole d’intimità, Antonella Tocci con Parole di un’anima vagante, Ileana Todeschini con Poesie in una notte d’estate.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Luciana Colliva con Gocce di luce
Vibrazioni emanate
dall’anima felice
orgogliosa di aver
compreso il sorriso
nascosto nei tuoi occhi
Diego Donatello con Parole strappate
Mare zingaro
danzi e ti strappi
al vento
come i ricordi
nel tempo
Elisabetta Napoli con In volo
Luoghi conosciuti, desiderati,
che non hanno un senso,
affondano in un tempo presente o remoto,
scolpiti tenacemente nella mia mente,
sono i luoghi da me amati.
Ivana Scarzella con Briciole d’intimità
Per misurar del creato la potenza
basta fermarsi un poco e rimirare
il cielo, la terra, il mare e l’essenza
d’amor che tutto il mondo fa girare.
Antonella Tocci con Parole di un’anima vagante
Il sogno ti riporta da me
per poi strapparti via dalle mie braccia
appena si affaccia l’alba,
come una rosa rossa orfana dei suoi petali.
Ileana Todeschini con Poesie in una notte d’estate
Sospeso in un passato,
dove tutto era bellezza,
parole e vita.
Dove il desiderio di te,
era un alito d’immortalità.