Il titolo dell’opera, Antane, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.

All’interno di Antane (vento umido marittimo che proviene da sudest, supera il valico di Lauragais e scende rafficoso nella valle della Garonna, questo vento tipico della Francia sudoccidentale) si susseguono, in ordine alfabetico: Elena Boccia con Sorgenze, Monica Boccia con Emozioni dal profondo, Simone Bottalico con La scia della vita, Domenico Pagano con Istanti infiniti, Caterina Sardanelli con Puzzle di vita vissuta, Adalgisa Zanotto con Noi.

(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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Elena Boccia con Sorgenze

Rasenta
senza sfiorare
il mondo sospeso
fatto di pietra e d’acqua
risale
senza toccare
il cielo immoto

Monica Boccia con Emozioni dal profondo

Ma di che razza è questo amore?
Forse è bianco, forse è scuro
forse è giallo non importa
quel che conta innanzitutto è
che sia bello e che sia puro!

Simone Bottalico con La scia della vita

Vivo la vita sotto tutte le sue forme
quella umana, naturale o multiforme
Combatto ogni istante per essa
Sotto un mare di tristezza e falsità

Domenico Pagano con Istanti infiniti

Scorgerò in un riflesso smarrito
La tua luce infinita
Sarai lì
Chiara e bella

Caterina Sardanelli con Puzzle di vita vissuta

Sfoglia il destino, viaggia e sogna un’orchestra
di un batter d’ali…
Perdersi, perdersi come una foglia al vento
inebriata da una notte “d’infinità infinita”.

Adalgisa Zanotto con Noi

Tumultuosi giorni
srotolano
sotto l’egemonia
di un destino strano
che mostra sottili spiragli
di civili passioni.