Il titolo dell’opera, Bise, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Bise (vento di tramontana che coinvolge diverse regioni, dalla Savioia, alla Svizzera, alla Lorena fino all’Alsazia. La bise è un vento freddo, vigoroso, spesso persistente, da nord o nordest, che soffia dalle montagne alpine verso la Svizzera e la Francia) si susseguono, in ordine alfabetico: Timoty Bertolucci con Gli arcobaleni dell’anima; Grazia Brandi con Al centro… il cuore; Anna Delle Noci con Canto all’Amore e alla Speranza; Manuela Potiti con Luceombra; Rossana Ricci con Rime di sabbia; Rosanna Spadini con Le parole dell’anima.(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Timoty Bertolucci con Gli arcobaleni dell’anima
Il vento incalzava i tuoi capelli
come una vela in mare aperto,
il mio battito aumentava nel guardare
i tuoi occhi profondi,
solcando la strada innevata
che finiva sotto la valle della speranza.
Grazia Brandi con Al centro… il cuore
Ascoltiamo il linguaggio dell’amore
nella sordità del mondo.
Non si appanni il colore del dolore
nell’estasi dell’oblio!
Anna Delle Noci con Canto all’Amore e alla Speranza
Il modo di chiamarti
non è per tutti uguale,
ma la sostanza è unica,
il contenuto è «AMARE».
Manuela Potiti con Luceombra
Cielo denso
Orizzonte pulito
Ombra soffusa
Rossana Ricci con Rime di sabbia.
Mosaico di sensazioni
sulla terra umida
di foglie
in un quadro di colori
che sussurrano
al palpitar del pensiero
Rosanna Spadini con Le parole dell’anima
Le vibrazioni del cuore
palpitano sulla pagina bianca
che in segreto culla
ansie e turbamenti.