Il titolo dell’opera, Eissaure, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.

All’interno di Eissaure (vento del sud, caldo e secco, segue le piogge e i temporali dei Paesi Baschi), si susseguono, in ordine alfabetico: Emanuele Cruciani con Con rabbia e con amore; Gabriella Maria Dafarra con La poesia è un’altalena di sogni e di emozioni; Sabrina Dalpasso con Un nuovo giorno; Francesca Clara Fiorentin con Scavo nell’aria; Lucia Mangano con Nostalgia del futuro; Patrizia Pizzoleo Gaeta con La gioia in uno scrigno.

(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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Emanuele Cruciani con Con rabbia e con amore

La nera fatica ricopre ogni cosa
ti aspetta alla fine di ogni pensiero,
si deposita sul fondo
e sporca ogni emozione.

Gabriella Maria Dafarra con La poesia è un’altalena di sogni e di emozioni

Io non ti chiamerò più,
né con la voce, né con il cuore.
Ti lascerò libero di andare.
E per non soffrire,
m’impedirò di ricordare.

Sabrina Dalpasso con Un nuovo giorno

Il riposo non ha memoria
accoglie la tua lieve voce
che illumina il volo del tuo corpo
nello spirito comune.

Francesca Clara Fiorentin con Scavo nell’aria

Il pianeta muore
quasi siamo alla fine del mondo
e vedo nascere i neonati.
Quando sei giovane
nulla può fermare una motivata ostinazione alla vita

Lucia Mangano con Nostalgia del futuro

E se un giorno tu, esplorando sentieri abbandonati,
riconoscessi nel vento quel profumo
da sempre impresso nei tuoi desideri?
E se un giorno tu, supponiamo, mi amassi?

Patrizia Pizzoleo Gaeta con La gioia in uno scrigno

Meravigliosa ninfea che sbocci all’alba
e schiudi al tramonto,
perla acquatica elegante e profumata
come la Ninfa dalla forte e travolgente passione
da cui prendi il nome.