Il titolo dell’opera, Gargal, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Gargal (Questo vento di nord-est che soffia attraverso la Provenza, Costa Azzurra, e la Corsica. Si tratta di un vento freddo e secco in Provenza e in Corsica. Può anche portare a gelate primaverili. Al contrario, nel Mar Mediterraneo, causa la pioggia - o neve durante l’inverno con ondate di freddo), si susseguono, in ordine alfabetico: Andrea Costantin con La principessa del cielo; Laura Domenichelli con Con la mente nel cuore; Giovanni Maria Eletto con Quaderno blu; Luca Otella con Sinfonie d’un uomo; Catia Pugliese con Luci ed ombre; Marco Romano con Specchi di lago.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Andrea Costantin con La principessa del cielo
Osserva i suoi occhi
È sole che illumina la pelle
Nessuna lacrima impura sul suo volto
È come una lancia ardente
Che penetra nel cuore
Laura Domenichelli con Con la mente nel cuore
Cammina non voltarti
lascia il buio dietro di te
libera il tuo spirito
e la tua anima…
Libera!!!
Giovanni Maria Eletto con Quaderno blu
Nel freddo che ci tenne accanto
ho scritto il nostro calpestio,
l’acciottolio
che ci ha incontrati,
Che ci ha perduti
Luca Otella con Sinfonie d’un uomo
Un fiore sboccia,
germoglia,
anche dove la terra
è più arida.
Catia Pugliese con Luci ed ombre
Ecco… ti dono le mie mani
perché al respiro della luce
il tuo amore si è sciolto
dentro il mio.
Marco Romano con Specchi di lago
L’ora dell’Amelia
di un orologio a pendolo.
Seduti su panchine pagane
vestizioni parallele.