Il titolo dell’opera, Libycos, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Libycos (vento da ovest o da sud-ovest, violento in tutte le stagioni; soffia sulla Corsica e sull’Italia tirrenica) si susseguono, in ordine alfabetico: Anna Albonico con Sensazioni; Paola Bajo con “ALIENTO” d’Amore e di Vita; Aurea Bettini con Bagliori; Maria Celano con Pensieri in volo; Claudia Esposito con Il Volo più Alto; Lia Sacchini con Tutt’intorno.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Anna Albonico con Sensazioni
Ora il vento sembrava bufera
e il suo urlo si perdeva lontano.
Ma come tutto finisce ecco aprirsi
il cielo e apparire l’arcobaleno:
speranza!
Paola Bajo con “ALIENTO” d’Amore e di Vita
E se, nel ricamo della vita
dov’intensa brucia la fiamma,
t’abbandonerò,
sarà solo per vero amore,
palpabile, terrestre.
Aurea Bettini con Bagliori
Imprigionare l’orizzonte
è negare i giochi
alla bambina
entrata
nel negozio sbagliato.
Maria Celano con Pensieri in volo
Sono ali le sue,
si spiegano,
accolgono,
abbracciano,
i venti del nord
speranze non ancora cadute nel vuoto.
Claudia Esposito con Il Volo più Alto
Questa vita, brillante e vera,
che adesso riconosco,
è la mia scelta divina…
è giusta, ed è quella che serve e preme,
per farsi riconoscere.
Lia Sacchini con Tutt’intorno
Due calici si alzano
su note languide di valzer;
occhi ammaliati, ammalianti
si penetrano senza paura
teneri e sorridenti.