Il titolo dell’opera, Mistral, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Mistral (Mistral, vento predominante del sud della Francia che si affaccia nel Mediterraneo) si susseguono, in ordine alfabetico: Maria Antonietta Bafile con Momenti riflessivi; Gandolfo Curatolo con Impronte del cuore; Giuseppe Galati con Natura e memoria; Giordano Marchetti con Falene; Giuseppe Modica con La cetra di Tamiri; Gian Piero Trincavelli con Nel Mare della Vita.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Maria Antonietta Bafile con Momenti riflessivi
Andiamo insieme
Mano nella mano
Oltre la siepe
Ridendo e ricordando
Ebbri di felicità…
Gandolfo Curatolo con Impronte del cuore
Un viaggio dal gusto di miseria e speranza,
giorni d’azzurro e d’acqua alla prora,
il nuovo mondo era duro, non certo vacanza,
crederci dovevi, per vivere ancora.
Giuseppe Galati con Natura e memoria
Mi desto
e di sua luce
m’inonda Primavera.
Tardasse ancora
d’inedia mi consumerei.
Giordano Marchetti con Falene
Il fabbricante di sogni
cesella ogni onda di suono
costella le parole di code luminose
e insegue con lacrime agl’occhi
i passi della tua maledizione
Giuseppe Modica con La cetra di Tamiri
Un lieve venticello ora
ha interrotto vorticosi pensieri;
un cenno e richiami a te
quella piccola vita poi,
come il corvide, vai
a rispettare la sera.
Gian Piero Trincavelli con Nel Mare della Vita
Cammineremo ancora insieme,
per mano insieme
su quella strada che porta
dove risiede colui
che per noi è amore.