Il titolo dell’opera, Ponant, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.

All’interno di Ponant (vento simile alla brezza, messaggero della primavera, che affievolisce la calura estiva) si susseguono, in ordine alfabetico: Francesca Abate Daga con Oltre gli occhi, dentro il cuore; Diana D’Alessio con Pensieri e parole senza tempo; Ivana Liguori con Refusi; Adamo Panessidi con La semplicità del pensiero complesso; Graziella Sambugaro con Viaggio di un’anima ai confini del cielo; Martina Silvestri con Esitazioni.

(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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Francesca Abate Daga con Oltre gli occhi, dentro il cuore

Ecco l’infinito.
Passi leggeri si immergono
Nel sussurro del mare.
Raggiunto lo scoglio.
Un tuffo nel mare stellato.

Diana D’Alessio con Pensieri e parole senza tempo

Sono prigioniera della mia
anima incatenata ai miei
pensieri agli impulsi di
collera ai desideri dei sensi

Ivana Liguori con Refusi

ho dita
sulla punta delle mie parole
per accarezzarti
quando sei lontano da me

Adamo Panessidi con La semplicità del pensiero complesso

Come una fiaba senza segno
come oceano vuoto
come l’enigma del nostro amore!

Graziella Sambugaro con Viaggio di un’anima ai confini del cielo

Sempre alla ricerca oltre l’immaginario confine.
Non è facile amarmi, se il tuo sguardo non vede oltre
quell’immaginario confine.

Martina Silvestri con Esitazioni

Nostalgia di un passato
paura di un futuro
prossimo al presente
che forse non vivi.