Il titolo dell’opera, Reels, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.

All’interno di Reels (Vortice d’acqua o di vento) si susseguono, in ordine alfabetico: Carla Abenante con Gocce di emozioni; Dario Fociani con Immagina se fossi un altro (e poi un altro e poi un altro); Alessandra Palisi con La stagione di essere madre; Lidia Petrullo con Emozioni; Chiara Santillo con La sottile trasparenza dell’anima; Cristina Vascon con Origami.

(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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Carla Abenante con Gocce di emozioni

Notte illumina sempre
La mia mente con
I tuoi silenzi, le tue ombre,
le tue luci stellate,
la tua pace.

Dario Fociani con Immagina se fossi un altro
(e poi un altro e poi un altro)

la noncuranza è obbligatoria
nell’uomo sano
che vuole vivere a lungo
e la talare borghese avvolta
è il suo simbolo

Alessandra Palisi con La stagione di essere madre

Un silenzioso colloquio ci tiene,
Ancora, uniti ed io ti parlo con le
Parole del cuore e con gli occhi
Dell’amore.

Lidia Petrullo con Emozioni

Le mie poesie… le lancio
all’infinito cielo
che come un velo
avvolge il mio essere
nell’iniquità
dell’obliquità!

Chiara Santillo con La sottile trasparenza dell’anima

Là dove le nuvole tagliano il cielo,
là dove il vento rompe l’onda,
là dove il mare abbraccia l’orizzonte,
è lì che ho incontrato l’infinito.

Cristina Vascon con Origami

Papaveri addormentati
su campi di sorrisi tenui;
ove la brezza
dipinge i propri quadri,
ove il sole
colora i propri sogni.