Il titolo dell’opera, Refolo implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.

All’interno di Refolo (quello spostamento leggero del vento, che dà sollievo nella calura estiva e che dal mare verso la terra) si sus­seguono, in ordine alfabetico: Nicola Dell’Acqua con Istantanee di vita quotidiana; Alessandra Giusti con Il vento, le rose e un violino; Roberto Ono­rati con Nuvole e sassolini; Sandra Pantellini con La vita tra il ricordo e l’attesa; Laura Tosi con Frammenti di emozioni; Vincenzo Turba con Chiari Pensieri.

(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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Nicola Dell'Acqua con Istantanee di vita quotidiana

Nebbia accompagna
il mio primo passo di buon mattino,
il cielo buio lascia intravedere
tra il bianco della nebbia, l’aurora
di un nuovo giorno

Alessandra Giusti con Il vento, le rose e un violino

Dove scorreva vivace un ruscello
dalle onde fresche e lievi
e caro era il bosco,
cielo d’azzurro raro

Roberto Onorati con Nuvole e sassolini

Sono chiuso nel mio viaggio
e il mio sogno dura troppo,
siete tutti alla mia porta
ma poi dite, chi l’ha detto
che importante sia svegliarsi?

Sandra Pantellini con La vita tra il ricordo e l’attesa

Arrendiamoci a ebbri giochi stanotte
Voglio ridere finalmente
e ghermire le tue mani che mi accarezzano.
La notte non è eterna.

Laura Tosi con Frammenti di emozioni

Poi una luce accecante compare
e nel cielo vengono dipinti due arcobaleni
e l’emozione dei colori cattura i miei occhi
ed il mio cuore

Vincenzo Turba con Chiari Pensieri

Il tempo, tutti lo sentono,
pazzamente ormai corre
verso il futuro del nulla