All’interno del Zefiro (vento simile alla brezza, messaggero della primavera, viene raffigurato come un giovane alato, che tiene in mano un mazzo di fiori primaverili) si susseguono, in ordine alfabetico: Francesco Adragna con la raccolta Il poeta, il baco e la seta; Luciano Aguzzi con Memoria d’altre storie; Fausto Beretta con Viandanti pensieri; Ugo Pavanato con RAPSODIA di SENTIMENTI; Carla Spinella con Per voce nuda; Francesco Staglianò con Allegorie notturne.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Francesco Adragna con Il poeta, il baco e la seta
“Poi marcia paludi
respiri senza sogni
dietro ombre senza luci
nasconde disperazioni
stringendo a sé immagini
da portare in nuovi orizzonti.”
Luciano Aguzzi con Memoria d’altre storie
“E l’oblio dei vivi
sale col rampicante
scende con la pioggia
e cancella agli occhi
del visitatore occasionale
nomi di pietra senza udito e parola.”
Fausto Beretta con Viandanti pensieri
“che al muoversi di fronde
si risvegliano sempre
senza mai poter
desiderio celato
per mano prenderci
e accompagnarci indietro.”
Ugo Pavanato con RAPSODIA di SENTIMENTI
“Non diversamente la mia vita
è percorsa da improvvisi quanto
agognati momenti di felicità che,
come stelle cadenti, prestissimo
lasciano il posto ad una rinnovata
attesa, carica di ardente desiderio.”
Carla Spinella con Per voce nuda
“Al fondo restano gorgogliando
appena frammenti
d'una passione
che qualcuno chiama Vita.”
Francesco Staglianò con Allegorie notturne
“Ho rubato piano
senza far troppo male
mille petali colorati
ai fiori più odorosi
per vestire di prato il tuo cuscino.”