In questo terzo millennio, dove l’informazione è il sapere comune che frammenta le coscienze, mancano spazi reali di confronto e incontro, proprio nella stagione in cui la condivisione orizzontale dei social media ci illude di una fittizia fratellanza globale, rigorosamente dietro un monitor. Si percepisce indistintamente questa esigenza di riconoscere una zona franca per l’incontro elettivo, come dimostra il festival Letterario Il Federiciano – che si tiene ogni anno nell’unico Paese della Poesia, che ho avuto l’onore di progettare e realizzare – frequentato da migliaia di autori e visitatori, con l’intento di aderire a un evento che consente di proporre e ascoltare, che fa nascere quella contaminazione tra culture e esistenze che è da sempre il fondamento del progresso. E questo libro, come i prossimi che inseriremo in questa nuova collana, vuole ripercorrere questa incredibile esperienza, prendendo a prestito anche il nome: Il Paese della Poesia – Tre Poeti a raffronto.
Prendendo a prestito le parole di Carl Sandburg “La poesia è un’eco, che chiede all’ombra di ballare”, ci accingiamo a leggere i versi di Valerio Cioccolini con Teverens Coliccino, Maria Grazia Grillo con Passa e sarai benedetta... e dalle foglie fluisce miele, Licia Piovanelli con Fiori di luce, radici di cielo sperando che la nostra eco possa trovare sintonie con le tonalità dei versi proposti.
Infine, vi propongo come punto di partenza e di riflessione, la frase che dà il titolo a questa silloge: Leggere una poesia è ascoltarla con gli occhi di Octavio Paz.
(Tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
Valerio Cioccolini con Teverens Coliccino
Mostratevi puntuali all’appuntamento,
e pronti a ricominciare, dopo ogni fallimento.
Perché questa vita è un Idra, ma qualcuno l’ha trovata
la testa giusta, tanto agognata
Maria Grazia Grillo con Passa e sarai benedetta... e dalle foglie fluisce miele
Due magnolie si sposano.
Alle nozze lasciano tappeti dolci.
Passa e sarai benedetta... dicono e dalle foglie
fluisce miele
ed è miele per tutta la notte
Licia Piovanelli con Fiori di luce, radici di cielo
Innato splendore in voi
come ogni primavera
l’anima mia adora
tutto ciò che sa di voi
una cascata di note e fiori
ecco quella che io sento