In questo terzo millennio, dove l’informazione è il sapere comune che frammenta le coscienze, mancano spazi reali di confronto e incontro, proprio nella stagione in cui la condivisione orizzontale dei social media ci illude di una fittizia fratellanza globale, rigorosamente dietro un monitor. Si percepisce indistintamente questa esigenza di riconoscere una zona franca per l’incontro elettivo, come dimostra il festival Letterario Il Federiciano – che si tiene ogni anno nell’unico Paese della Poesia, che ho avuto l’onore di progettare e realizzare – frequentato da migliaia di autori e visitatori, con l’intento di aderire a un evento che consente di proporre e ascoltare, che fa nascere quella contaminazione tra culture e esistenze che è da sempre il fondamento del progresso. E questo libro, come i prossimi che inseriremo in questa nuova collana, vuole ripercorrere questa incredibile esperienza, prendendo a prestito anche il nome: Il Paese della Poesia – Tre Poeti a raffronto.
Prendendo a prestito le parole di Carl Sandburg “La poesia è un’eco, che chiede all’ombra di ballare”, ci accingiamo a leggere i versi di Annunziata Bevilacqua con Belle realtà... per cambiare!, Ima Pasquadibisceglia con Vita, Katia Santagati con Penso e sono poesia sperando che la nostra eco possa trovare sintonie con le tonalità dei versi proposti.
Infine, vi propongo come punto di partenza e di riflessione, la frase che dà il titolo a questa silloge: La poesia non è fatta di queste lettere, ma del bianco che resta sulla carta di Robert Sabatier.
(tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
Annunziata Bevilacqua con Belle realtà... per cambiare!
Sento forte l’urgenza
di studiare le reazioni di uomini e donne!
Eredito così un’idea di cambiamento, scevra
da ideologismi di maniera!
Ima Pasquadibisceglia con Vita
La sera
quand’ogni affanno tace
nuda
affiora
solo l’essenza
Katia Santagati con Penso e sono poesia
Non c’è bene che si può cancellare,
né pensiero dimenticare,
ora che sul mio cammino
ho incontrato i tuoi occhi,
e la tua mano mi è vicino.