In questo terzo millennio, dove l’informazione è il sapere comune che frammenta le coscienze, mancano spazi reali di confronto e incontro, proprio nella stagione in cui la condivisione orizzontale dei social media ci illude di una fittizia fratellanza globale, rigorosamente dietro un monitor. Si percepisce indistintamente questa esigenza di riconoscere una zona franca per l’incontro elettivo, come dimostra il festival Letterario Il Federiciano – che si tiene ogni anno nell’unico Paese della Poesia, che ho avuto l’onore di progettare e realizzare – frequentato da migliaia di autori e visitatori, con l’intento di aderire a un evento che consente di proporre e ascoltare, che fa nascere quella contaminazione tra culture e esistenze che è da sempre il fondamento del progresso. E questo libro, come i prossimi che inseriremo in questa nuova collana, vuole ripercorrere questa incredibile esperienza, prendendo a prestito anche il nome: Il Paese della Poesia – Tre Poeti a raffronto.
Prendendo a prestito le parole di Carl Sandburg “La poesia è un'eco, che chiede all’ombra di ballare”, ci accingiamo a leggere i versi di Davide Bremi con Sfoghi Minori; Rossana Lucente con Le Ninfe del fiume; Antonella Perer con Lingua biforcuta sperando che la nostra eco possa trovare sintonie con le tonalità dei versi proposti.

(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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Davide Bremi con Sfoghi Minori

Rivivo in me ogni secolo
Illuminismo, Romanticismo, autodistruzione
Ho rimontato l’eternità nella sua corsa contro il tempo
Ma ora sono fermo come lei sullo stesso ostacolo:
io

Rossana Lucente con Le Ninfe del fiume

Hai voluto sfiorarmi
senza guarirmi
come un visionario
voglioso solo dell’aura.

Antonella Perer con Lingua biforcuta

Nebbia che avvolge il presente,
un alito di vento nasconde,
come un manto suadente,
la vita di sempre.