In questo terzo millennio, dove l’informazione è il sapere comune che frammenta le coscienze, mancano spazi reali di confronto e incontro, proprio nella stagione in cui la condivisione orizzontale dei social media ci illude di una fittizia fratellanza globale, rigorosamente dietro un monitor. Si percepisce indistintamente questa esigenza di riconoscere una zona franca per l’incontro elettivo, come dimostra il festival Letterario Il Federiciano – che si tiene ogni anno nell’unico Paese della Poesia, che ho avuto l’onore di progettare e realizzare – frequentato da migliaia di autori e visitatori, con l’intento di aderire a un evento che consente di proporre e ascoltare, che fa nascere quella contaminazione tra culture e esistenze che è da sempre il fondamento del progresso. E questo libro, come i prossimi che inseriremo in questa nuova collana, vuole ripercorrere questa incredibile esperienza, prendendo a prestito anche il nome: Il Paese della Poesia – Tre Poeti a raffronto.
Prendendo a prestito le parole di Carl Sandburg “La poesia è un'eco, che chiede all’ombra di ballare”, ci accingiamo a leggere i versi di Daniele D’Amico con Nell’amare si ha il senso dell’eterno; Patrizia Pierandrei con LA POESIA DEI FIORI; Eugenia Toschi con Pensieri Spettinati, sperando che la nostra eco possa trovare sintonie con le tonalità dei versi proposti.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Daniele D’Amico con Nell’amare si ha il senso dell’eterno
Perdersi nel sogno del tempo infinito,
là dove tutto pare fermo,
ma il vento di Dio muove ogni istante.
Scritto e dimenticato.
Da vita ai granelli di una clessidra.
Uno dopo l’altro.
Patrizia Pierandrei con LA POESIA DEI FIORI
I fiori sono opere virtuose,
che aprono gli occhi alle cose
e stampano nell’anima
con il profumo dell’essenza
il significato dell’esistenza.
Eugenia Toschi con Pensieri Spettinati
Struggenti note
frantumate di nostalgia
si odono piene d’ardore
brividi e pensieri
soavemente
svaniscono su di me
senza di te